mercoledì 24 giugno 2009

Oh Canada Eh...

Finalmente ce l'ho fatta. Dopo l'acquisto della nuova super macchina fotografica e una passione per la fotografia in crescendo, ho impiegato più di una settimana per rivedere le più di 1200 foto scattate in Canada, scendendo ad un quasi decente numero intorno ai 250. Alcune proprio non saranno perfette poichè non sono ancora bravo con il fotoritocco, ma va bene così. Andiamo con ordine.
Questo viaggio in Canada doveva essere un viaggio solitario, volo prenotato gratis con le miglia accumulate in questi 2 anni, spostamenti in bus, alloggio in ostelli... insomma mi ero accorto che sti hotel e macchine affittate avevano imborghesito i miei modi un po' rustichi, e quindi volevo tornare alle origini. Poi si è offerto mio fratello come pastore maremmano di compagnia, e quindi le cose si sono evolute nel modo che sto per narrarvi. Ma sempre mantenendo le notti in ostello e i trasferimenti in bus.
Prima tappa: Montreal.
Ci incontriamo il sabato in aeroporto, io con il mio volo da Houston, lui da Genova via Parigi. Dopo averlo cercato 20 minuti, lo trovo nascosto dietro una colonna che mi aspettava... l'accoglienza non poteva essere più calorosa da parte mia. Abbiamo camminato molto e il giovine lamentava già dopo 20 minuti per una camminata dalla stazio
ne del bus all'ostello. La autodiagnosi del speriamofuturodottore: pappole sotto i piedi, che però si risveglia per la quantità di gnocca che gira per le strade il sabato sera. Città bella e molto vivibile, un po' stile europeo, senza palazzoni giganteschi, ma con un centro storico (per modo di dire storico) che diventa l'area turistica: la sua zona sul fiume, il museo della scienza, i palazzi piu o meno vecchi, la bellissima cattedrale di Notre Dame in piazza d'Armi. Foto in notturna piu o meno venute, e io e fede iniziamo ad affezionarci al concetto del Pitcher. Non esisteva il ci facciamo due birrette, ma ci facciamo un pitcher, che non è altro che la brocca da mezzo gallone.Questa sarà una costante per tutto il viaggio, così come i lamenti per le pappole. Tutti parlano francese come prima lingua, ma inglese come seconda. Visitiamo il Biodome, quello che faceva parte del quartiere olimpico nel 1974 come velodromo, trasformato in zoo al coperto con diversi tipi di animali dopo le olimpiadi.Da notare anche lo stadio dei Montreal Saputo, che scala sicuramente la classifica a 4 a 4.
Seconda tappa: Toronto. Trasferimento di 7 ore su pullman Greyhound. Toronto città stile americano, con i suoi grattacieli, la sua torre piu alta del mondo, la sua gente che parla inglese, il suo skyline dal lago. Incontriamo in ostello Andrea, uno Zamboni driver di Torino in viaggio per il canada con una passione per l'Hockey, che soprannomineremo Gualtiero. Con lui formiamo un trio formidabile. Città piacevole ma non c'è molto da fare, con tanto di castello medioevale construito 100 anni fa da un ricco industriale. E allora continuo a fare foto. E a ordinare pitcher di birra.
Terza tappa: Cascate del Niagara. Il vero motivo per cui sono andato in Canada. Spettacolo naturale meraviglioso ed attrazioni per viverlo fenomenali: dal Maid of the Mist, il battello che ti porta fino a sotto, al sistema di tunnel dietro la cascata, al giro sul motoscafo piu potente del mondo nelle rapide a farsi bagnare da muri di acqua gelata. Ma verso le 5 del pomeriggio ecco ripagato il viaggio e le pappole sotto i piedi. Un arcobaleno a 180 gradi, bellissimo, che esce e rientra nella cascata. Una delle cose piu belle che io abbia mai visto. Qui assaggiamo il piatto tipico del Canada... che a solo pensarci mi fa ancora schifo: patate fritte, formaggio di capra e salsa dell'arrosto tutto mescolato insieme. Ma l'ultima sera è quella che corona la nostra esperienza in canada: cena con musical Oh Canada Eh, ovviamente tutto canadese, con gli attori che ti facevano anche da camerieri. Spettacolo divertentissimo e Fede si è pure ritrovato una gnocca che cantava seduto sulle ginocchia e gli ha pure fatto cantare qualche parola. E poi il ritorno in aeroporto a Toronto, con saluto finale attraverso una cornetta del telefono per ragioni di security. Ci facciamo un pitcher?


martedì 17 marzo 2009

Meet the parents

Belin, son 3 mesi che non scrivo sul blog, che è successo in sti 3 mesi... vediamo di ricapitolare:

- Sono andato in vacanza a Cancun con Lynette, bel posto ma costoso come gli stati uniti (credo che sia la vendetta messicana sugli americani visti i prezzi). Siamo stati ad Xcaret (un parco naturale bellissimo) a Chichen Itza (o qualcosa del genere) dove ci sono le piramidi Maya, a Tulum (un altro sito Maya, ma sulla spiaggia... insomma, una bellissima vacanza ... che quindi ho deciso di rovinare facendomi venire la febbre a 39,5 e aggravare ulteriormente prendendo medicine per farla abbassare e fare attività all'aperto, tipo la mia prima immersione con le bombole... una settimana di bronchite a letto mi sono fatto al ritorno... ma va bene così...

- Un po' di cose random ma carine : il monster jam (che è quello spettacolo sui truck che sfasciano tutto che si vede anche in televisione), San Valentino al ristorante sardo (incredibbbbile), poi è venuto Giovanni (un ragazzo sardo di Couchsurfung) a stare 10 giorni con me, poi il Cook off del rodeo (300 stand che fanno barbeque e danno birra aggratiss e si ballaaaaa musica country)...

- Eppoi ritornare in Italia dopo un anno e passare un po di tempo (purtroppo troppo poco) con i miei e gli amici e sentirmi dire per da Crapanzano "Miii, se un bo, cicciotello?", e se te lo dice crapanza che la voce della verità è per forza vero, e vedere che la Cate cammina già e le pizze tutte le sere con amici, colleghi, parenti, e il traffico di genova quando piove che mi fa rimpiangere le 18 corsie di autostrada da parte a parte di Houston e la cena da Fabbrì e la Vale a mangiare 50 tipi di salumi diversi... Ma il grande evento della settimana è il matrimonio di mio cugino Ricky e Chiara... e beellin ho fatto pure il testimone... e il pranzo in un posto bellissimo e qualche bicchiere di troppo per le danze sfrenate e trenini alla Charlie Brown...

Ma torniamo al titolo del post: Meet the parents. Lo scorso weekend sono andato con Lynette al suo paese, harlingem, nel sud del Texas, per partecipare alla annuale festa familiare. Viaggio di 5 ore dove tutto quello che si vede sono vacche e una stazione di servizio ogni tanto... e quindi me la dormo 3 ore su 5. Arriviamo a tarda notte ed al mattino mi presentano troppa gente di cui non mi
ricorderò mai il nome. E vista la stazza di tutti mi sento quasi smilzo. Cibo messicano da colazione fino a cena, alla vera e propria festa di famiglia. Tema della serata la festa di San Patrizio... anche se di irlandesi proprio non se ne vede l'ombra. Un po' di giochi, tipo scoppiare i palloncini, il gioco della musica, la tombola messicana e si va a nanna. La domenica si ritorna a casa ma... inconveniente ... un piccolo dettaglio che Lynette si è dimenticata di dirmi prima della partenza... sulla via del ritorno c'è un checkpoint della polizia di frontiera che dovrebbe beccare eventuali clandestini che sono passati dalla frontiera 100 km prima... mi sento chiedere se sono cittadino americano e ovvio rispondo di no, che sono italiano... l'agente mi chiede di fargli vedere il passaporto con la visa per dimostrargli che sono un immigrato regolare... e io non ce l'ho... ho solo la patente americana... dopo 5 minuti di discussioni con quella faccia di merda, mi chiede di scendere dalla macchina per andare a fare il controllo... entro in un ufficio e vedo una decina di messicani con faccie da disperati, ma i tre agenti che mi hanno accolto piu alla mano del primo, mi fanno un controllo veloce alla patente sul mio status regolare e finisce tutto tarallucci e vino... rischiato di essere reimpatriato in messico a sto giro o finire nella galera federale dove tengono i poveri messicani prima di rispedirli a casa...

domenica 14 dicembre 2008

The ugly xmas sweater party

Amanda, amica di Lynette e seconda a partire da destra in questa foto, ha urganizzato il famosissimo Ugly Xmas sweater party. In pratica bisognava vestirsi a tema con i rinomati osceni maglioni di natale. Quello che ho trovato io non era malaccio, ma come vedete nelle foto c'è veramente molto di peggio. Altro fil rouge della serata è il White Elephant, gioco che consiglio a tutti i gruppi di amici. Vuoi riciclare quel regalo orrendo che hai ricevuto lo scorso anno? Hai fatto tre traslochi e ti sei portato dietro quel frullatore senza averlo mai usato? Vuoi liberarti di qualcosa che non ti serve più? O semplicemente goliardia? il White Elephant è il momento giusto... in pratica porti un regalo e hai un numero a 1 a tanti quati si è. Il numero 1 sceglie un regalo, lo spacchetta e se lo tiene fino alla fine. Dal 2 in poi si sceglie un regalo chiuso o si decide di rubare il regalo che qualcun'altro ha già aperto. E quello che è rimasto senza sceglie un altro regalo e così via. Lo stesso regalo non può cambiare proprietario più di 3 volte. Io ho portato un telecomando gigante e me ne sono andato con 2.10 metri di albero di natale di uno che se lo voleva levare dai piedi.
Oggi dopo essere andati al centro culturale italiano per la messa e un piatto di spaghetti, siamo andati a comprare le decorazioni... ed ecco il mio albero... mai avuto un albero così grosso.... ma solo perchè mamma non arriva in cima a mettere la stella :-)


lunedì 8 dicembre 2008

Dicembre 2009

Chiedo scusa per essere stato vacante per un bel po'. Dopo un paio di weekend tra Austin e San Antonio e aver realizzato che l'unica città dell' orgoglioso Texas che fa cagare è Houston, mi faccio intortare da Lynette (che è la ragazza che frequento) ad andare in Chiesa. E io che ne sentivo un po' il bisogno dico: ma si, andiamo. Solo che non è cattolica lei... è quacchera... e loronon fanno la messa come la facciamo nio cattolici...
In pratica questa chiesa è un palazzetto dello sport dove anni fa giocavano i Rockets. Sant'Agostino diceva che chi canta prega 2 volte... beh qui l'hanno preso sul serio, con la band, il coro che scrolla perore a desta e sinistra alla Crapanzano, cantanti e musica moderna, gente sugli spalti che salta balla e batte le mani chellevati... roba che papa razzi che ce l'aveva con le chitarre in chiesa ci crepa se vede quella roba... dopo 40 minuti di musica segue il sermone del pastore Joel Osteen, una via di mezzo fra Ned Flanders e Ridge di Beautiful. Questo tipo è famosissimo qui, è un gran motivatore. Finito qui, no messa, no riti, no preghiere precostituite... se devo dire la verità sono un po troppo invasati, e accanto alla bella musica e alla predica motivante ci manca un po del nostro "e con il tuo spirito". Ecco un video di una classica domenica in chiesa link
Natale a san Francisco dagli amici, poi a gennaio a Cancun con Lynette.

lunedì 3 novembre 2008

Iron Man

In questo periodo di fiacca ma anche di novità (smesso di fumare e quindi ho la scusa per ingrassare ancora un po', un paio di baffi stile pedrito el drito che terrò per tutto il mese di novembre e preso il brevetto da sub con tanto di panico perchè ho iniziato a ventilare sott'acqua ) ci prendiamo il lusso di vincere il contest di Halloween in ufficio come miglior creatività. Costume inventato a parodia del fumetto/film il giorno prima stirando una camicia.
Ah, quello con la maglietta dei motorhead è il direttore generale....
Non molto da raccontarvi, aspettiamo i metallica il 20 novembre e gli acdc il 14 dicembre.
Passerò le mie vacanze di Natale a San Francisco, così potrò rivedere gli amici di lì... cosa che manca ancora qui ed è dura a venire.

domenica 28 settembre 2008

YMCA

Come forse saprete YMCA oltre essere decantata dai Village people è una organizzazione educativa per tutte le età.
Oggi abbiamo partecipato come ufficio alla Dragonboat competition... che bella giornata. Andiamo su un lago a 45 minuti da Houston e oltre la gara in barca di cui mi fanno ancora male le braccia mi cimento nel dodgeball, nel calciobalilla umano (facendo pure 2 gol), nel pallavolo su tappeto ad aria ed altri giochi tutti matti. Passato una bella giornata all'aria aperta con i colleghi.

martedì 16 settembre 2008

Blow me Ike

Ed anche l'esperienza del primo uragano è passata. A livello personale non ne ho sofferto affatto. Ho passato le ore più brutte in una camera a 4 stelle dello Sheraton con cibo il tutto gratis, e sono tornato a casa il giorno dopo trovando sorprendentemente tutto asciutto (vivo al piano terra) e con l'elettricità che funzionava regolarmente. Ma è tanta la gente (circa 2 milioni) senza elettricità e si vedono in giro code infinite ai pochi benzinai che hanno ancora benzina e fuori dai supermercati. Questo nella foto è il patio del pub che ho vicino a casa, il Velvet Melvin. Su una delle tavole di legno a ricoprire le finestre recita ancora "Melvin sez: Blow me Ike". E Ike non ha mancato. Tanti sono i danni in giro, specialmente per chi costruisce le case di legno... e che cacchio, non se la ricordano la favola dei tre porcellini? Le case si fanno di mattoni come ha fatto Gimmy. Cmq Houston ha solo disagio a livello di elettricità (il mio ufficio è ancora chiuso) mentre Galveston, che è sul mare, è praticamente rasa al suolo. C'è chi ha perso la casa, chi il lavoro, chi entrambi. Dal vostro inviato è tutto.